venerdì 12 agosto 2016

Davvero Arte Suave o anche FORZA?

Arte Suave, così viene definito il Jiu Jitsu. Tecnica, senza utilizzo di forza, per vincere un avversario più grosso.
Siamo sicuri?
Come ultimo baluardo di questa convinzione, che può sussistere nel caso in cui davanti ad uno tecnico ci sia uno forte ma che non conosca la lotta, rimane la categoria ASSOLUTO, peraltro vinta 4 volte da Buchecha (100.5 kg) e 3 da Roger Gracie (+100.5)-
Per il resto ci sono le categorie di peso a dirci che il peso conta, eccome !!
Galvao, Barral, Buchecha, Vieira, Xande e decine di altri top, ci dimostrano, "fisicamente", quanto conti essere forti.
Grandi campioni che dedicano ore alla parte di potenziamento. Un motivo esisterà.
Ma, se passiamo alle categorie più leggere, si rimarrà sorpresi di quanta energia, potenza ed esplosività esprimano anche i lottatori più piccoli.
Un amico mi raccontava, a proposito di due top delle categorie di peso inferiori, quanta forza questi avessero ed utilizzassero nella lotta e quanto i loro parametri nei "fondamentali" si avvicinassero a quelli di lottatori olimpici.
La forza conta. E conta tanto. A parità di livello tecnico può fare la differenza. In caso di inferiore livello tecnico, può essere un buon rimedio.
Ma quando hanno lottato con me erano molto fluidi...sì, ma con tutto il rispetto, quando lottano tra loro, in gara, io questa fluidità la vedo meno.
Quale tra le lotte di Vieira e Buchecha è stata caratterizzata da morbidezza e fluidità? 
Quale fra le lotte tra i Mendes e Cobrinha è stata un esempio di Jiu Jitsu "leggero"?
La parte fisica ha un ruolo importante e continuerà ad averla e chi si lamenta di uno che "è tutta forza", se davvero crede di potercela fare, lo batta con la tecnica e non si lamenti se questa non gli basta.
Altrimenti i casi sono due: o non è abbastanza tecnico o non è abbastanza atletico.
Poi, sia chiaro, viva la tecnica, tutta la vita, ma non facciamo i sofisticati, ignorando la realtà.

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